Partenope, Plurale è un libro che intreccia magistralmente fotografie (di Angelo Orefice) e testi (di Deborah Divertito). Racconta la capacità delle donne raccontate di reinventarsi e risollevarsi, mettendo in luce la forza delle loro vite e delle loro storie. Con il suo stile innovativo e toccante, Partenope, Plurale offre uno sguardo autentico su storie di resilienza e trasformazione, rendendo visibile ciò che spesso rimane nascosto.
A impreziosire il volume, la prefazione Anna Pavignano, celebre sceneggiatrice e autrice, conosciuta anche per il suo lavoro come sceneggiatrice in tutti i film di Massimo Troisi. Pavignano, con la sua profonda sensibilità, ci introduce nel cuore del libro, esaltando il valore delle storie raccontate: «Le donne di Partenope, Plurale conducono la loro esistenza in pienezza, senza piegarsi al dolore. Le loro vite, attraversate da malattia, lutto e precarietà, emergono dalle pagine con una forza inarrestabile. Sono esempi di come l’amore, l’arte e la giustizia possano essere strumenti di rinascita».
Ogni capitolo del libro affronta tematiche universali come il cambiamento, la lotta e la rinascita, attraverso le vite di donne come la cantante Brunella Selo o Imma Cerasuolo, atleta paralimpica, Marina Rippa, pedagoga teatrale e regista, e Rosaria De Cicco, attrice napoletana di grande spessore, che da anni dà voce alla vitalità e alle contraddizioni di Napoli. Ma anche di Alessia Tudda, ballerina e ricercatrice, o Miriam Corongiu, contadina ai piedi del Vesuvio che ha abbracciato la sostenibilità come filosofia di vita o Raffaella Abbate, ex dipendente Whirlpool che ha saputo rialzarsi dopo la chiusura dell’azienda e reinventarsi.
Le loro storie, intrecciate a quelle di altre donne comuni, rendono Partenope, Plurale un ritratto corale di straordinaria intensità.